Scopri la potente tecnica di scrittura terapeutica di Fulvio Fiori
Scrivere le tue emozioni fa bene. Sempre. Specialmente se sono negative. Perché le butti fuori, dal tuo cuore, dalla mente, dal corpo. E ti senti subito più sollevato: affidando le parole al foglio bianco, graffi la carta con l’inchiostro dell’anima. E dai loro una forma, chiara e precisa. Forma, cioè figura esteriore della materia, che attraverso le tue dita, sulle potenti ali della penna, è uscita da te ed è diventata “oggetto esterno”, non più “soggetto interno”. Creando così una meravigliosa sensazione di distacco, che già porta leggerezza e distensione.
Ora, la tua paura la puoi guardare in faccia, come se appartenesse a un altro. Leggendola come se fossi un semplice testimone o un amico, un fratello maggiore, una madre... E il tuo nuovo punto di vista – non più immerso nella paura fino al collo – ha il potere di ridurne la negatività. E di creare il presupposto per una vera e propria liberazione, che scoprirai fra poche righe.
Inoltre, scrivere della tua paura non solo ti fa sentire meglio, perché hai il coraggio di fissarla negli occhi, ma impari qualcosa su di te. Perché leggendo le parole che hai scelto, prendendone piena coscienza, conosci meglio te stesso, il tuo linguaggio e i tuoi meccanismi di comunicazione. E con grande probabilità, ti appariranno modi nuovi per superare la paura, che prima non avevi considerato.
Dunque ti invito a scrivere di tutte le paure che provi, mano a mano che si affacciano alla porta della tua vita. L’importante è che tu scriva senza filtro, senza limiti, senza pensare. Semplicemente lascia scorrere la penna sul foglio, come se agisse da sola, anche solo poche righe oppure pagine e pagine… fino a sentirti piacevolmente vuoto. Poi rileggi il tuo testo. E ascolta come ti senti. Sono sicuro, meglio.
Infine, ti invito a praticare un piccolo rituale simbolico, di tipo teatrale, una vera e propria tecnica di scrittura terapeutica di alto impatto emotivo e di profonda portata psicologica. È un gesto semplice, ma molto potente: quando ti sentirai pronto, brucia il foglio che hai scritto. Perché il fuoco è un simbolo di purificazione, perfetto per “sublimare” anche la paura più intensa. Il nostro inconscio, vedendo le fiamme trasformare in cenere il foglio di carta e l’inchiostro, cioè le parole, riceverà un poderoso messaggio positivo: la paura è stata incenerita insieme al foglio e alle parole che la raccontano. Dunque non c’è più.
Sentiti libero di aggiungere altri “elementi teatrali” a questa rappresentazione di trasformazione: una danza scatenata attorno al foglio che brucia, una notte di plenilunio, una musica evocativa…
In altre parole, divertiti! Nel senso etimologico del termine, che deriva dal latino divertĕre, che significa volgere altrove, deviare.
"Il nemico è la paura. Si pensa che sia l’odio; ma, è la paura." Mahatma Gandhi
Ti aspetto alla mia conferenza “La terapia della parole” per condividere altre semplici ma potenti tecniche di benessere a Malpensa Benessere il 19 marzo e a Cerea Benessere il 15 aprile 2023, i primi due eventi del circuito fieredelbenessere.it.
Un saluto sorridente e un augurio di ogni bene.
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